Venerdì 7 Novembre è la Giornata internazionale della Fisica Medica. Sapete chi è il fisico medico?

Il fisico medico è una figura altamente specializzata che affianca il medico nei trattamenti clinici che coinvolgono le radiazioni, in altre parole è il ponte tra clinica e tecnologia e si occupa sia di diagnostica che di terapia per diversi tipi di patologie, prima fra tutti il tumore.

Ed oggi è l’anniversario di nascita di Marie Curie, madre della Fisica Medica, premio Nobel per la Fisica nel 1903 per i primi studi delle radiazioni, condotti insieme al marito Pierre Curie. Una grande donna della scienza con la grande fortuna di essere stata riconosciuta tale!

Come in altri paesi anche in Italia esiste un’Associazione di Fisici medici con un proprio codice deontologico professionale, l’Associazione Italiana di Fisica Medica (AIFM), attualmente con circa 800 iscritti.

Ma come si fa a diventare fisico medico? Un’altra bella storia, come al solito.

Ci si laurea in Fisica, prima con la triennale e poi con la specialistica (o magistrale, dipende dall’ennesima riforma in atto), dopo 5 anni (senza intoppi di alcun genere) si concorre per entrare nella scuola di specializzazione in Fisica Medica appartenente alla facoltà di Medicina che dura altri quattro anni (con la nuova riforma delle scuole di specializzazioni mediche dovrebbero essere stati ridotti a tre). In questi 4/3 anni si sostengono esami e si effettua il tirocinio in ospedale, come tutti gli specializzandi, ma, nel caso dei laureati non medici, senza borsa di studio perché “non ci sono fondi” (ma quest’anno, probabilmente, non ci saranno neanche per i laureati medici, almeno non per tutti. Lo sapremo non appena verranno risolte queste vergognose quisquilie sul nuovo concorso nazionale per l’accesso alle specializzazioni).

Senza tirarla alla lunghe, mi trovo a scrivere un’altro esempio di come vanno le cose in Italia per un ambito non di poca importanza: d’altronde parliamo di alta tecnologia in medicina e nuove leve di giovani che crescono per poi dover andare all’estero per trovare soddisfazione professionale.

Ma per dare un taglio più romantico al pezzo, tralasciando le rassegnate prese d’atto che L’Italia è bella ma non funziona, la Fisica Medica trasuda bellezza. è quel tipo di bellezza che non si vede ma si percepisce, è la straordinarietà di come la teoria invisibile produca effetti tangibili, è la “magia” che permea la realtà, prende parte all’essenza della conoscenza, cosa nobile.

Lo so, sono di parte ma come si fa a non percepire il fascino di pezzi di materia, le particelle, invisibili all’occhio umano che impattano con noi, con la nostra struttura fine e ne producono un macro-effetto. Questo succede costantemente in natura, ma il fisico medico ha il potere del burattinaio: può manovrare l’invisibile.

P.S: Buon Compleanno Marie.